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Focaccia dolce con ciliegie

26-06-2022 01:00

Prendiamoci del Tempo

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Focaccia dolce con ciliegie

Domanda secca: nel vostro dialetto, come vengono chiamate?! Nel mio, 'ceràsi'; anzi, per voler esser davvero precisi precisi 'ciaràsi'. Io non so come mai...

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Domanda secca: nel vostro dialetto, come vengono chiamate?!

Nel mio, 'ceràsi'; anzi, per voler esser davvero precisi precisi 'ciaràsi'. 

Io non so come mai ma ogni anno, ogni estate, questi frutti sono capaci di generare deliri in chiunque, o quasi: conoscete un frutto più irresistibile della ciliegia!? 

Tra l'altro, dalle mie parti, proprio alle ciliegie sono legate molte tradizioni: le chiamo così giusto per fare il narratore elegante, ma capirete presto che il termine è truffaldino ... osp... spoiler...!

Intanto i detti popolari: se voi, in italiano corrente dite delle ciliegie che 'una tira l'altra', da me le associamo alle nespole che, quando le stagioni avevano il loro regolare corso, erano coeve nella maturazione, in un meno poetico 'nìaspula e ciariàsi, cchjiù ndi mbutti e cchjiù ndi trasi'. 

Ora, l'idea di 'mbuttàri' ciliegie e nespole ammicca direttamente all'abbuffata senza ritegno, a quell'idea del cibo che vede nello strafogarsi l'unica alternativa possibile.

Credo però, pur non essendo in questo supportato da dati ed evidenze, che questo 'mbuttàri' sia in qualche modo legato all'urgenza di mangiarne più possibile prima che potessero marcire o, peggio, essere beccate e fatte fuori dagli uccelli.

O peggio ancora.

C'è di peggio?! Si. E ritorno alla 'tradizione'. 

Dalle mie parti non c'è frutto più trafugato nelle altrui campagne delle ciliegie. 

Vanno a ruba che neanche la mela dell'Eden, credetemi.

E sono due le costanti di queste scorribande: o arrampicarsi sugli alberi e mangiare più ciliegie possibili, giustappunto 'mbuttànduni' più ce se ne può!, o rompere direttamente i rami con i grappoli di ciliegie per essere più celeri e scappare via prima che il padrone possa beccarvi!

Il tutto, incorniciato dalle due classiche espressioni.

'Deja (datti una mossa) deja, 'mbutta 'mbutta!'

oppure

'Deja: spranca (strappa via) st'arrama e jamunindi prima mu ndi pizzica lu patruni!'


Il Piatto

Difficoltà: bassa

Preparazione: 18-24h (per prefermento e impasto) 20minuti (per la cottura)

Cottura: In forno

Dosi: 4 persone (per una teglia 30x40)

Costo: molto basso


Ingredienti

Per il prefermento

  • 600gr di Farina forte (W350-380)
  • 270gr di acqua
  • 2,5gr di lievito di birra

 

Per l'impasto

  • Tutto il prefermento
  • 180gr di acqua
  • 1gr di lievito di birra
  • 25gr di olio
  • un cucchiaio di zucchero
  • Sale q.b.

 

Inoltre

  • Due manciate di ciliegie
  • Mezzo limone
  • Due cucchiai di zucchero
  • Mentuccia
  • Burro q.b.
  • Zucchero di canna q.b.

Realizzazione

Questa volta vi stupirò perché sarà una focaccia senza alveoloni ma una roba piena, densa, umida, da mordere e riempircisi la bocca!

L'impasto, intendiamoci, andrà sempre e comunque trattato come si conviene: niente pastrocchi o robe da 3 ore... ma la fase finale eviterà che la focaccia si alzi in forno e rimanga bella umida all'interno.

Prefermento

Partiamo il pomeriggio prima.

Versate in una ciotola capiente l'acqua prevista. Scioglieteci il lievito di birra. Versate a pioggia la farina che avrete prima setacciato e iniziate a girare con un cucchiaio di legno o con le mani.

Una volta inserita tutta la farina, fate in modo che si idrati in modo uniforme. Coprite, quindi, con della pellicola trasparente (o con tappo ermetico se la ciotola ne è provvista) e buttate in frigo sino al giorno dopo. 

Impasto

Il giorno dopo, a fine mattinata o nel primo pomeriggio, tirate fuori il prefermento dal frigo e impastate secondo la vostra tecnica. Io, lo sapete, utilizzo macchine a spirale o planetarie: voi potete anche realizzare l'impasto a mano.

Sbriciolate il grammo di lievito di birra.

Aggiungete l'acqua prevsita inserendola a filo per reidratare bene il prefermento. Circa ad 1/3 dell'acqua, portate ad incordatura.

Sciogliete lo zucchero nella restante acqua ed inseritela nell'impasto facendola assorbire poco per volta, sino a finirla, senza perdere la corda.

Infine, inserite il sale e, sempre poco per volta, l'olio evo.

Fate riposare l'impasto su una spianatoia per circa 20minuti, per poi chiuderlo e trasferirlo in una ciotola oleata. Copritelo e attendete che raggiunga il quasi raddoppio.

Le ciliegie

Nel frattempo preparate le ciliegie.

Denocciolatele.

Si, lo so... vi do ragione: ma gardate il lato positivo.

Se avete da punire qualche figlio o il coniuge per una loro marachella, credo sia il momento di provvedere facendo fare a loro questo lavoro!!!

Ponetele in una ciotola aggiungete lo zucchero il succo di mezzo limone e qualche foglia di menta.

Mescolate e lasciatele da parte.

Messa in teglia e cottura

Una piccola precisazione.

E' una ricetta che, vista la presenza delle ciliegie, è da fare in estate con temperature ambiente molto alte: per questo motivo trattiamo l'impasto con un prefermento freddo che, però vi consentirà una lievitazione veloce e una gestione finale di 4.5 ore al massimo.

 

Al raddoppio dell'impasto, rovesciatelo su un piano di lavoro oleato e stendetelo usando i polpastrelli: raggiunte le dimensioni della teglia spostalo dentro dopo averla unta e, di tanto in tano tiratelo con le dite per rivestirne tutta la superficie.

Copritelo con un panno e aspettate che lieviti sino a quando non avrà formato delle bolle in superficie.

A questo punto, irroratelo con la macedonia di ciliegie ed utilizzatene anche il succo che avrà formato: è questo passaggio che renderà umida la focaccia per via dell'umidità che apporterà.

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Affondate, quindi, le dita nell'impasto per formare i classici 'buchi' dela focaccia. Finite con una spolverata di zucchero di canna e qualche ricciolo di burro.

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Infornate in forno preriscaldato a 220°C per circa 7 minuti (questo tempo dipenderà molto dal forno!!!) per poi ultimare la cottura (altre 7-9 minuti circa) portando il forno a 180°C in modalità statica.

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E' una focaccia ottima a colazione o come merenda...buon appetito!!!

Ti è piaciuta la ricetta? Cosa aspetti: commenta!!!