Quando io, calabrese, alla sera in inverno voglio farmi una coccola preparo una zuppa. Con i borlotti e il sotizzu. Stop.
La caption, questa volta, la potrei anche chiudere qui ché poi a parlar troppo si cade nel superfluo. Ma siccome sono logorroico, continuo.
Forse non vi ho mai raccontato della credenza di nonna: non ho avuto la fortuna di vederla ma i racconti di mamma e di zio Pino sono quanto di più vivido possiate immaginare.
La credenza, un tempo, serviva da dispensa: famosi, lo saprete, i dolci 'da dispensa' ossia le torte secche che possono esser conservate per giorni senza aiuto di frigoriferi.
Bene: ora scordatevele e immaginate al loro posto reste di salsicce secche, messe in credenza per esser consumate in modo parco e centellinato durante la stagione fredda.
Ma parco e centellinato mal si associano ai periodi post bellici, in cui fame e scarsità di cibo erano la regola. E ancor meno si associano, parco e centellinato, a dei ragazzini che scorrazzano per casa in preda a fame 'di crescenza', ossia a quell'appetito insaziabile che ti pervade quando sei nell'età di passaggio tra infanzia e adolescenza.
Per inciso, io credo che a 43 anni suonati, sto ancora in quella fase, vista la fame perenne che ho ma, di questo, ne parleremo in separata sede!
Ecco: adesso fate due più due ed avrete il quattro che potrete impersonificare con mio zio che veniva puntualmente beccato a trafugare sotizza dalla credenza. Il doppio di quattro è otto e qui entra in scena nonna mentre gli correva appresso brandendo il 'manicu di la scupa' (si traduce da se!).
Per evitare, quindi, di ritrovarmi a randellare il mio di Moccuso, lo abituo sin da subito con la zuppa di borlotti e sotizzu e gli evito di andare in crisi di astinenza.
Il Piatto
Difficoltà: molto bassa
Metodo di Cottura: in slowcooking (o in pentola) e in tegame, sul fuoco
Tempo di Cottura: 4 ore
Dosi: per 4 persone
Costo: molto basso
Ingredienti
- 400gr di fagioli borlotti
- 1100ml di acqua
- Mezza cipolla
- Un gambo di sedano
- 3 sotizzi non stagionati
- Mezzo bicchiere di vino rosso
- Olio EVO q.b.
- Sale q.b.
- Peperoncino piccante
Realizzazione
Sciaquate i fagioli sotto acqua corrente per lavarli da eventuali impurità residue. Se utilizzate fagioli secchi, lasciateli in ammollo almeno 10-12 ore prima di sciacquarli e cuocerli.
Per la cottura dei fagioli, io utilizzo la pentola slow cooking versando tutta l'acqua prevista in ricetta, i fagioli, un pizzico di sale e faccio andare per circa 3 ore e mezza.
Se non possedete la slowcooking, cuoecerete i vostri fagioli in un tegame (preferibilmente di coccio), a fiamma bassa per almeno 2ore e mezza.
In entrambi i casi vi do un consiglio: l'acqua che vi ho indicato, è una dose indicativa dal momento che diverse qualità di borlotti e i diversi metodi di cottura, porteranno ad un assorbimento/evaporazione diversi dell'acqua. Tenete da parte, semmai, un pentolino di acqua calda e aggiungetela all'occorrenza.
Ultimata la cottura dei borlotti procedete in questo modo.
Fate un trito grossolano con la cipolla, e il sedano
Versate in una padella un generoso fondo di olio evo e fatevi appassire il trito sino ad imbiondirlo lievemente.
Aggiungete i sotizzi tagliati a rondelle e fateli saltare a fiamma media sino a cuocerli per bene. Sfumate con del vino rosso e fate evaporare.
Voi vi ricorderete di certo di trovarvi su un blog scritto da un psicopatico, vero!? Ecco. Le salsicce, io, me le faccio da me e c'ho anche scritto un post per spiegarvi come farle.
Alternative, io, non ne conosco. Voi, potete provare dal macellaio di fiducia.
Aggiungete, infine, i borlotti e procedete ad amalgamare per bene il tutto a fiamma alta.
Servite questa zuppa finendola con del peperoncino piccante a crudo, qualche pezzetto di pane abbrustolito e... buon appetito!!!
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