Io, con 45gradi all’ombra, il forno non ce la faccio ad accenderlo.
Quindi, vado di olio fritto e padella.
🤣😂🤣
E sono scientifico anche in questo.Â
E’ il principio dell’auto conservazione della specie, nella teoria dell’evoluzionismo darwiniana. Avete mai visto un cane lanciarsi da un balcone?! E uno gnu bivaccare vicino ad un branco di leonesse? E un topo giocare al salto della corda con un pitone?! E un ignorante sparare cazzate sui social per qualsiasi argomento come fosse un luminare!? Questo si: ma se alcune specie adottano comportamenti che mettono in pericolo la loro sopravvivenza, sono destinate all’estinzione e noi attendiamo fiduciosi che per lor signori questo accada prima possibile.
Torniamo alla scienza.
Per quale motivo, dico io, potendo scegliere tra i 250 gradi di un forno acceso per almeno 2 ore e i 170 di un olio in padella con un tempo di esercizio di meno di 30 minuti, dovrei optare per il primo?! Secondo quale principio di auto conservazione?!
Amabili signore e sempremente meno amabili signori, è la scienza che lo impone grazie al suo infallibile metodo deduttivo-causalistico.Â
Bisogna friggere.Â
Conviene.
Ah, i detrattori! Mi direte che si, ci si guadagna in sudore e fatica, ma poi la digestione ne risente.
E io, a voi rispondo.Â
Cosa è meglio: mangiare senza sofferenza e poi tirare le cuoia per un intoppo digestivo, o morire per la sofferenza e quindi aver tirato le cuoia a digiuno?!
Siate filosofi, oltre che darwiniani.
Ndi guadagnati e la quetà ti di sparari minchiati.
🤣😂🤣
Il Piatto
Difficoltà : bassa
Preparazione: 20minuti (oltre 8h di lievitazione), 10 minuti (per la cottura)
Cottura: in padella sul fuocoÂ
Dosi: per 4 persone
Costo:Â basso
Ingredienti
Per l’impasto
- 500gr di farina tipo 0 di media forza
- 300gr di acqua
- 2gr di lievito di birra
- 1 cucchiaio di olio evo
- sale q.b.
Â
Inoltre
- Olio di semi di arachidi q.b.
- 450ml passata di pomodoro
- 300gr mozzarella fior di latte
- olive q.b.
- origano q.b.
- basilico q.b.
- olio evo q.b.
- Pepe nero q.b.
- sale q.b.
Realizzazione
L’impasto
Su questo ho già ampiamente scritto sul blog: riferitivi al procedimento della mia pizza in teglia per quanto riguarda l’impastamento e la lievitazione/maturazione.
Dovrete solo dividere l’impasto in due panetti quando procederete allo staglio (dopo la prima lievitazione, per intenderci).
Vi lascio il link dell'articolo PIZZA IN TEGLIA per l'impasto
Stesura e formatura
Una volta che i vostri due panetti avranno quasi triplicato di volume, stendeteli su un piano ben infarinato, dapprima aiutandovi con i polpastrelli e poi con il mattarello sino a raggiungere uno spessore di 3-4 millimetri.
Con una rotellina taglia pizza, tagliate delle strisce du un paio di centimetro per il lato lungo e poi, con tagli obliqui, formate dei rombi lunghi circa 5-7 centimetri..Â
Cottura
Olio in padella. Tanto olio: una buona frittura la si fa per immersione, ve l’ho spiegato in altri post qui sul blog. Portatelo a temperatura di circa 170°C e tuffateci dentro i fazzoletti di impasto: un minuto scarso e potrete girarli per poi portarli a doratura su entrambi i lati.
Piccolo suggerimento: indicativamente saranno da levare quando l’olio attorno all’impasto smetterà di ‘friggere’ 😉
Metteteli su della carta assorbente per fargli perdere l’olio in eccesso.
Come servirli
Io ho fatto una caprese semi-liquida.
Salsa di pomodoro: conditela con olio evo, sale, origano, basilico spezzettato grossolanamente, una macinata di pepe nero, la mozzarella fior di latte tagliata a dadini, e qualche oliva. Lasciatela in frigo sino al momento di servire: il contrasto tra la caprese fredda e i fazzoletti fritti caldi è da urlo!
Quindi, caprese in una ciotolina e ci infilate dentro i fazzoletti di pizza.
Buon appetito!!!Â
Ti è piaciuta la ricetta? Cosa aspetti: commenta!!!