Sapete quale detto si associa spesso alla ‘chiacchiera’ intesa come parola, non come dolce carnascialesco, nel mio paese?!
‘Chjiàcchjiari e tabacchiari di lignu!’
Io ve la traduco, ma per spiegarla servirebbe una cantica dantesca.
‘Chiacchiere e tabacchiere di legno’
Già perché la chiacchiera, spesso, era legata ad una dilatazione del tempo propria dei pomeriggi trascorsi a riposarsi dal lavoro dei campi e, tra i passatempi degli anziani, la pipa e, in generale, il tabacco era di certo quello sempre presente. Quindi, la tabacchiera in legno che una volta veniva appunto usata, era associata alla chiacchiera, al discorso fine a se stesso, al parlare tra amici per passar il tempo, per riempire qualche ora trascorrendola in compagnia.
Io, però, ho sempre avuto altre idee su quel complemento di specificazione, quel ‘legno’ con cui erano fatte le tabacchiere. Qualcuna ve la racconto. Intanto il senso di povertà: le tabacchiere dei nobili erano foggiate in osso o in metallo prezioso ed erano oggetti che simboleggiavano uno status. Quelle in legno, appartenevano ai contadini, alla gente comune. E proprio a tale ceto sociale era legata la chiacchiera, quella che veniva definita ‘voce di popolo’ o, più sprezzantemente dai ceti nobili, il chiacchiericcio, il pettegolezzo.
Capite bene che, su questa china, potrei continuare a scrivere per ore. Annoiandovi.
Invece, adesso vi beccate queste chiacchiere senza tabacchiere di legno ma piene zeppe di nobilissima crema pasticciera!
Il Piatto
Difficoltà: media
Preparazione: 45 minuti più 15 minuti (per la cottura)
Cottura: in padella e pentola, sul fuoco
Dosi: per 4 persone
Costo: basso
Ingredienti
Per l'impasto
- 250gr di farina
- 2 uova
- 45gr di zucchero
- 25gr di strutto
- Un pizzico di sale
- Scorza grattugiata di un limone biologico
- Qualche cucchiaio di grappa
Per la crema
- 2 tuorli
- 120ml di latte intero
- 40gr di zucchero
- 20gr di amido di mais
- una bacca di vaniglia (o mezzo cucchiaino di estratto)
- scorza di agrumi grattugiata
Inoltre
- Olio di semi di arachidi q.b.
- Zucchero a velo q.b.
Realizzazione
L’impasto
Ho già scritto tutto nelle ricette singole della Chiacchiere di Carnevale e della Crema pasticciera 😂🤣😂.
Quindi, facciamo così: vi metto i link alle due ricette, ve le guardate per bene, e poi tornate qui che vi dico come procedere per mettere la crema dentro le chiacchiere.
Formatura e cottura
Stendete le vostre chiacchiere e ritagliate dei fazzolettini quadrati di impasto: non esagerate con le dimensioni visto che poi in frittura cresceranno gonfiandosi.
Io, rimango su 6-8 cm per lato.
Disponete al centro una dose di crema pasticciera: state su un cucchiaino da caffè, come quantità. Richiudete a triangolo sigillando per bene i bordi: ripassate con la rondella per dolci o con i rebbi di una forchetta.
Friggete le chiacchiere in abbondante olio di semi di arachidi a 160-170°C, fate scolare su carta assorbente una volta cotte e, prima di servire, spolverate con zucchero a velo.
Consumatele ancora tiepide e… buon appetito!!!
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