Me la mollo sul dolce, deciso.
Il perché io abbia deciso di scrivere questa ricetta base sul blog è molto semplice: vedo in giro creme pasticciere angoscianti, piene di albumi 😳 o, peggio, scarse in tuorli.
La ricetta di una crema pasticciera quella è. Tanto tuorlo e tanto latte. Non si scappa.
Quindi, oramai mi conoscete, quando la sensazione d’angoscia mi assale devo per forza dire la mia: è una reazione liberatoria, un Alberto Sordi che piano piano si impossessa di me e alla fine sbotta in un ‘Te c’hanno mai mannato a quel paese’
🤣😂🤣
Che poi, diciamolo: io che sono davvero un malaffare assoluto in materia di dolci (tranne che non si tratti di lievitati glutinici…), se mi metto a fare una crema pasticciera per contrastare l’avanzata dell’indicibile in materia, vuol dire che ho davvero toccato l’inenarrabilità dei fatti.
Il pensiero è espresso in modo barocco ma credo sia comprensibile.
Semmai, rileggetelo più volte.
😂❤️😂
Ah, quasi dimenticavo il rimprovero accessorio grammaticale (credo di avere in corpo l’acidità di una batteria, ultimamente 😂): non si scrive pasticcera. Si scrive con la ‘i’, pasticciera, essendo un derivato del sostantivo pasticciere che, al genere femminile, non fa eccezioni.
Sempre con la ‘i’, rimane.
Così come, sempre insopportabile rimango io.
Ah, giusto per sottolineare la mia insopportabilità: quei 'bozzi' che vedete in superficie non sono grumi, ma la scorza del limone grattugiata che aggiungo alla crema.
Il Piatto
Difficoltà: molto bassa
Preparazione: 15 minuti
Cottura: in pentola, sul fuoco
Dosi: per 100gr di crema
Costo: basso
Ingredienti
- 1 tuorlo
- 60ml di latte intero
- 20gr di zucchero
- 10gr di amido di mais
- mezza bacca di vaniglia (o mezzo cucchiaino di estratto)
- scorza di agrumi grattugiata*
*alla fine dell'articolo vi spiego quale agrume scegliere e perché
Realizzazione
Premessa.
Le dosi della crema ve le consiglio ‘per tuorlo’ o, se preferite ‘per latte’.
Mi spiego: essendo una ricetta base, potrebbe servirvene 1kg così come 200gr. Quindi, per dosare le vostre quantità desiderate vi basterà moltiplicare le dosi base che vi ho dato: a 180gr di latte corrispondono tre tuorli, 30gr di amido ecc ecc.
Per qualche consiglio ‘tecnico’ e di gusto, ci vediamo alla fine dell’articolo
Preparazione
Andremo a gestire separatamente il latte, così da avere un tempo di addensamento della crema ridottissimo: quanti di voi, dite la verità, passano intere ore ad attendere che la crema si addensi?!
Ecco: seguite il mio metodo e la vostra crema sarà pronta in 10 minuti.
Versate il latte in un pentolino e aggiungeteci la bacca di vaniglia o l’estratto.
Niente fialette di aromi sintetici, per l’amor di dio… ve ne prego… anche perché poi vi svelo un segreto su come aromatizzare la crema in modo naturale e persistente.
Portate il latte a sfiorare il bollore.
Nel frattempo, in una ciotola mescolate le polveri, zucchero e amido di mais e aggiungete i tuorli.
Frustate sino ad ottenere una crema omogenea.
Appena il latte avrà quasi raggiunto il bollore, prelevate la bacca di vaniglia che avrà oramai rilasciato i suoi semi nel latte, e versatene qualche cucchiaio nel composto girando con una frusta. Continuate ad aggiungere latte e a mescolare. Fatelo poco per volta così eviterete il formarsi di grumi!
Versate il composto nel pentolino dove avete fatto bollire il latte e portate sulla fiamma.
Mescolate di continuo con la frusta e la vostra crema si addenserà in pochissimi minuti.
Solo a questo punto, dopo aver spento il fuoco, aggiungete la scorza grattugiata di un limone o di altro agrume.
Questo inserimento fuori dal fuoco, consentirà all’olio essenziale dell’agrume di sprigionare tutta la sua aroma ma, non essendo bollito e strabollito con il latte, non volatizzerà e rimarrà molto persistente!!!
Perché parlo di ‘agrumi’ e non solo di limone?!
Oltre al consiglio su quando inserire la buccia grattugiata degli agrumi per evitare di dover rafforzare gli aromi con le fialette sintetiche, volevo anche suggerirvi l’utilizzo di agrumi diversi a seconda dell’uso della crema.
Se, ad esempio, vi doveste trovare a preparare una crema da usare in un dolce pasquale, ad esempio una pastiera napoletana, vi consiglio di aromatizzarla utilizzando la scorza di un’arancia. Così come, doveste usarla per un dolce di riciclo, penso ai panettoni e ai pandori avanzati a Natale, con cui comporre dei dolci al bicchiere, ecco che la scorza del mandarino è ciò che serve!
Per avere una crema vellutatissima…
Altro consiglio utile e da non sottovalutare è quello di usare un mixer ad immersione una volta freddata la crema.
Si si: mixatela per bene come fosse una maionese da montare, e la vostra crema diventerà vellutata e setosa come non mai!!!
Liquida o densa?!
Questo dipende dall’utilizzo.
Su una zeppola di San Giuseppe o un dolce al bicchiere, le dosi devono essere quelle che vi ho dato: serve una crema bella densa e che non coli.
Ma, al contrario, se voi doveste preparate una crostata con la crema da cuocere in forno o una torta della nonna, allora bisogna avere una crema pasticciera più liquida che poi si addenserà durante la seconda cottura in forno.
In questo caso, utilizzate solo 5 grammi di amido di mais per ogni tuorlo (o per ogni 60gr di latte).
Detto ciò.. buon appetito!!!
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