La pasta d’arancia vuol dire due cose: pastiera o colomba.
E anche una terza: che è arrivata la primavera.
E, se per le prime due assonanze, la cosa non solo non mi turba ma anzi mi sollazza, per la terza son dolori. Si sente nell’aria quel vago sentore di sonno, di sonno perenne: di catatonia, oserei dire. Un concentrato di letargia cosmica che ti leva ogni forza e ti fiacca ogni entusiasmo.
Vorresti dormire sempre.
E non importa il dove. Letto, divano, pavimento, prato, pietra acuminata, tappeto di ricci di castagna: non importa. Tu, dormiresti comunque.
Provi a prendere degli integratori alimentari ma, al secondo giorno di assunzione, la bustina ti guarda e ti dice: ‘Mi svuoto da sola, nel bicchiere: tu non ce la puoi fare!’
Ma laddove lei ti desse quest'aiuto, tu poi la devi far sciogliere in acqua girandola. E siccome il tuo cucchiaino non è animato, autonomo e senziente come un qualsiasi cucchiaino di un cartone animato della Disney, da solo non la gira e finisce che la polverina rimane sul fondo del bicchiere e il bicchiere sul tavolo.
Mentre tu ti sei riaddormentato a braccia conserte sulla sedia.
Ragazzi: una tragedia.
Che fatica, la bella stagione.
Il Piatto
Difficoltà: molto bassa
Preparazione: 20 minuti
Cottura: in pentola, sul fuoco
Dosi: per 400gr di pasta d'arancia
Costo: basso
Ingredienti
- 4 arance mature e biologiche
- 4 cucchiai di zucchero
- acqua q.b.
- 4 cucchiai di miele di zagara
Realizzazione
Premessa.
Questa versione della pasta d’arancia (ne esistono miriadi, ovviamente) l’ho presa dal blog della mia amica Teresa de Masi e l’ho semplicemente adattata al mio gusto e alle mie esigenze. Se andate a leggere sul suo blog, troverete scritto ‘a modo mio’ anche da lei 🤣😂🤣 a riprova del fatto che poi, ognuno, la fa come gli piace. Io, ad esempio, la tengo più indietro di zucchero.
Preparazione
Unica, grande, assoluta direttiva è il tegame: basso e largo, più largo che potete perché le fette di arancia devono toccare tutte in maniera uniforme, il fondo.
Se non lo avete per contenere quattro arance affettate, dimezzate le dosi.
Affettate le arance a fette di spessore omogeneo (direi che mezzo centimetro sia una misura ottimale) e disponetele ordinatamente sul fondo del tegame. Io, se volete un consiglio, elimino la prima e l’ultima fettina.
Aggiungete quindi dell’acqua sul fondo ma senza che le fette siano coperte.
Aggiungete lo zucchero a pioggia. Mettete sul fuoco e fate andare, dal bollore, per circa 15 minuti e, comunque, prima che le fette si disfino.
Prelevatele e fatele scolare su una gratella sino al completo raffreddamento.
Dovesse avanzarvi ‘acqua’ di cottura, conservatela: è uno sciroppo per bagna da dolci eccezionale.
Una volta freddate, inserite le fette in un mixer a lame e frullate sino ad ottenere una poltiglia di grana finissima.
Spostate in una ciotola e aggiungeteci il miele.
Mescolate e bene e la vostra pasta d’arancia è pronta.
Come conservarla
Vista la quantità di zuccheri, la si conserva agevolmente per un paio di settimane in barattolo con tappo in frigo.
Ma, siccome io sono calabrese dedito al surgelamento degli alimenti 😂🤣😂, la sporziono in barattoli da 50-60gr e la conservo in freezer così da poterne disporre anche per due tre mesi.
Come usarla.
All’interno dei dolci, e non solo pastiere o colombe: provate a fare un ciambellone con l’aggiunta di un cucchiaio di pasta d’arancia o, ad esempio, una crema pasticciera.
Però, come giustamente suggerisce anche Teresa, potreste utilizzarla anche per delle carni o per dei piatti salati.
Detto ciò.. buon appetito!!!
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